Amore ti scrivo, sì, ti scrivo mia adorata
non ci crederai, ma ti scrivo.
Sono giorni che non riesco a vederti
e non resisto.
Mi manchi.
Molte ore buie ormai mi separano da te
e mi tengono rinchiuso qui
in questo ripostiglio opprimente
ed avverto come un buco nello stomaco.
Il mio cuore è consumato, trafitto al centro
e intorno mi sfilaccio tutto.
C’è quello nuovo che esce tutti i giorni
al posto mio
lindo, giovane e con le fibre integre.
Una triste gelosia mi rode ed è terribile non sapere
non vedere cosa provi quando lui ti lucida.
Non ti arrabbiare, mi fido di te
ma sei talmente bella, la più bella mattonella
che ricordo così levigata sotto le mie carezze.
Ero contento quando la polvere ti rendeva un po’ opaca
e qualche amica macchia si fermava su di te.
Il momento del nostro incontro si avvicinava
ed io bramavo dal desiderio di lucidarti.
Riuscivamo a sentirci soli tu ed io
anche fra tante tue sorelle.
Sono recluso qua dentro
ma i miei pensieri sono incatenati a te.
Il ricordo dei tuoi bordi così ben squadrati
delle tue deliziose striature perlate
e della superficie tanto liscia che hai
non mi dà pace.
Chissà cosa avrai pensato non vedendomi più.
Mi tormento e voglio uscire da qui per rivederti,
dimostrarti non solo con le parole tutto il mio amore.
Cara, una di queste notti fuggirò di nascosto
e ti raggiungerò al solito posto sul pavimento.
Sarà bello unire di nuovo il nostro sentimento.
Lo farò presto. Non dimenticarmi. Aspettami!
Se era vero amore lucido quel fremito che ho sentito
sotto di me la prima volta, e poi di nuovo
e ancora l’ultima volta prima della prigionia,
allora fuggi con me.
Sarò il tuo straccio per la vita
e ti prometto
che ti luciderò sempre
col detersivo o senza
con l’acqua o con la cera
finchè spazzolone non ci separi.