Azienda Casa

Stamattina ho detto basta!!! Ho sbattuto il pugno sul tavolo nel mio ufficio, in Azienda, e le carte con le penne hanno sobbalzato, per non parlare del personal computer portatile! Non era proprio giornata e tutte le carte e le penne sono volate via dal tavolo e il portatile si è spento da solo perché ha capito che non era proprio aria!

05c39723c56d73cdc646e0d2b6c5c679.jpgScoccata l’ora x ho convocato immediatamente una riunione del personale addetto all’illuminazione e all’aerazione dei locali della mia Azienda. Ho fatto la parte della manager davvero incazzata, ero molto incazzata, stavolta c’era bisogno di tirar fuori le unghie, gli artigli, specie con i lavativi più incalliti. Pertanto, a muso duro, ho rimosso subito i primi soggetti, quelli precari, dai loro posti di lavoro, mettendoli senza alcuna titubanza in mobilità, in fila di fronte a me in attesa di una risciacquata memorabile. Li ho lasciati lì per un po’ davanti al mio sguardo severo senza proferire parola e mettendoli crudelmente in uno stato d’ansia in attesa dei miei seri provvedimenti. Dopo averne passato in rassegna uno ad uno con un’espressione che non prometteva nulla di buono, ho minacciato alcuni di loro di sostituirli con soggetti nuovi mettendo in atto un necessario turnover del personale. cad328f4cf822708ab25688c2d51a831.jpgHo constatato che tutti avevano bisogno di una bella schiarita di idee il più possibile efficace e la riunione, che si prospettava non breve fin dall’inizio, ha subito assunto carattere di full-immersion chiarificatrice a tempo indeterminato fino al raggiungimento dello scopo. Durante l’immersione, alcuni soggetti hanno osato chiedere degli incentivi, al che ho perso davvero la pazienza ed ho posto tutti in cassa integrazione, un provvedimento che ho fatto loro credere definitivo per dagli un bello scossone, una bella lezione che ha avuto l’effetto di una forza centrifuga su di loro. Si sono zittiti per un bel po’ poi ho voluto stenderli dalla paura buttandoli fuori dalla sala riunioni e mettendoli tutti in attesa al fresco sulla terrazza dell’Azienda.

Nel frattempo ho notato scarsa cura nel presentarsi al lavoro da parte di alcuni dipendenti fissi, quelli addetti all’aerazione. Eh no, così non andiamo proprio d’accordo! Gli ho dato una bella rinfrescata di idee obbligandoli a rispolverare accuratamente nella memoria quali sono i loro precisi doveri e soprattutto che se al lavoro non ci si presenta curati nell’aspetto assolutamente non si potrà mai più parlare di aperture sindacali, ma solo di chiusure contrattuali future.

4fee5dbfd6c9a8bab17743916e763add.jpgE veniamo al personale fisso addetto all’illuminazione. Mai vista in Azienda una roba simile! Trovandomi davanti simili soggetti mi sono alzata, sono uscita un attimo a fumare una sigaretta per cercare di calmarmi e poi rientrando ho sbattuto la porta della sala riunioni con forza e gli ho schizzato addosso tutte le mie lamentele con autorità ed ho preteso categoricamente da tutti maggior trasparenza, sia nelle relazioni interne che soprattutto in quelle esterne, ricordando loro quanta importanza rivesta il saper tenere al meglio le public relations. Ho imposto, senza possibilità di replica, maggiore lucidità e riflessione durante le procedure di illuminazione per ottimizzare la funzionalità dell’impianto. La riunione si è protratta per quasi tutto il giorno ed è stato come arrampicarsi su interminabili scale, ma alla fine abbiamo trovato un accordo. 5814c3dec63f818148ed550496b6ba0a.jpgI dipendenti fissi si sono convinti ed hanno accettato le mie richieste e i dipendenti precari sono tornati in silenzio dall’esilio e si sono ripresentati in altra veste, con le idee più chiare, al che ho deciso di revocare i provvedimenti di mobilità, turnover e cassa integrazione ed insieme abbiamo stilato un piano futuro di collaborazione, steso sull’asse progettuale appositamente studiata a tal proposito in modo che la gestione del personale in questione non facesse più una grinza. La faticosa riunione è fortunatamente terminata in perfetto accordo e i dipendenti precari hanno ripreso il loro posto di lavoro.

L’impianto di illuminazione adesso è decisamente più efficiente e si respira davvero aria nuova in Azienda. Siamo alla fine della giornata ed io sono stanchissima!! E poi dicono che il lavoro mentale non stanca quanto il lavoro manuale. Ve lo farei provare, altro che!!! È dura gestire un’Azienda!!

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Insomma, ricapitolando, in sintesi, stamattina ho detto basta!!! Ho sbattuto il pugno sul tavolo della cucina della mia Casa e le tazze coi cucchiaini hanno sobbalzato, per non parlare della zuccheriera e dei biscotti!  Poi tutti hanno capito che non era proprio giornata e se ne sono andati dal tavolo senza fiatare, chi in lavastoviglie, chi in dispensa, e di corsa perché proprio non era aria!

cfd8330335029edb20b3f7e1538eb75a.gifScoccata l’ora di iniziare i lavori di Casa ho tirato giù tutte le tende dalle finestre e le ho riunite davanti a me, guardandole male perché c’era da fare un bel po’ di lavoro, in quanto erano tutte da lavare, soprattutto le più ingiallite. Le ho passate in rassegna una ad una e qualcuna sarebbe stata proprio da rinnovare con altre, un bel turnover di tendine nuove, ma poi le ho messe in immersione piena in acqua con aggiunta di un additivo, un incentivo sbiancante visto che alcune di loro lo richiedevano. A scopo ottenuto le ho poste tutte in lavatrice con integrazione di detersivo, un bel lavaggio con centrifuga finale e poi le ho stese al fresco in terrazza.

3ff1a055e9115be6f6364acd05065eff.jpgNel frattempo ho notato che gli infissi avevano bisogno di una bella pulita e gli ho dato una bella spolverata e rinfrescata con straccetto umido in posizione di apertura e di chiusura. Poi ho fatto una piccola pausa, mi son fatta forza e sono passata ai vetri spruzzandogli addosso il vetril e facendoli tornare trasparenti, lucidi e con dei bei riflessi di pulito sia internamente che esternamente. La pulizia è andata avanti per buona parte della giornata, arrampicandomi sulla scala per arrivare fino in alto, ma poi il lavoro è finito ed ho ritirato le tende stese in terrazza.

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Sembravano tornate quasi come nuove, schiarite e pulite. Le ho stirate sull’apposita asse da stiro e dopo non avevano più una grinza. Tutto questo lavoro faticoso è fortunatamente terminato ed ho rimesso le tende al loro posto sulle finestre di Casa.

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L’illuminazione adesso sembra migliorata e anche l’aerazione. Ho come l’impressione che in Casa entri più luce ed aria più pulita. Siamo alla fine della giornata e sono stanchissima!! E poi dicono che le casalinghe non lavorano. Ve lo farei provare, altro che!! È dura gestire una Casa!

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Questa è una versione illustrata di Azienda Casa già pubblicato nell’aprile 2006 su Bazar. Per leggere il testo anche in versione verde cliccare sul convertitore J