Il cielo

Stamattina il sole era già sorto nel cielo e in macchina ero sola mentre andavo al lavoro… una decina di chilometri… una strada in collina… rotondeggiante di morbida malinconia. Di solito metto la musica, decido lì per lì cosa ascoltare, dipende dall’umore o solo dalla casualità del tasto sul lettore che oggi ha scelto una canzone un po’ datata. È stato così bello risentirla che l’ho fatto anche al ritorno, quando il cielo si stava scurendo in attesa di riempirsi di stelle.

Inizia con delle note al pianoforte… sarà che mi trovavo in campagna… chissà… ma quelle note mi hanno fatto pensare a questa immagine fiorita… e cliccandoci sopra si possono sentire…

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Le note proseguono e… e in macchina con me si mette a canta’ Renato! Mi sento meno sola… mi torna in mente la favola mia… tanti anni fa… quando ero ancora adolescente… e lui inizia così…

Quante volte,
ho guardato al cielo…

Figuramoce se me perdo l’occasione de chiacchiera’ co’ Renato. E quanno me ricapita? A Rena’, buongiorno! Benvenuto in macchina con me! Mi accompagni fino al lavoro?… facciamo presto, giusto il tempo della tua canzone… Sapessi quante volte ho guardato anch’io al cielo Rena’… come si fa a non guardare il cielo… è così bello al mattino… alla sera… sempre!

ma il mio destino è cieco… e non lo sa!

Eh… il destino… chissà cosa sa il destino. Mica ce lo viene a di’ a noi! Ce fa delle sorprese alle volte!

E non c’è pietà,

Ammazza! Te sei alzato storto stamattina? Con chi ce l’hai?

per chi non prega, e si convincerà…

E vabbe’ dai, se po’ pure prega’ standosene a guarda’ er cielo… no? Insomma guarda’ er cielo nun è già ‘na preghiera?

che non è solo una macchia scura…

Aho! Rena’… ma che umore nero hai stamattina! Ma hai dormito bene stanotte?

il cielo!

Ahhh!!! Ma certo! Ho capito! Certo che non c’è pietà! Come se fa a pensa’ che il cielo è solo una macchia scura? Me farei pietà da sola se lo pensassi… anche solo a pensare all’infinità delle stelle, delle galassie… oddio… fermami…

Quante volte
avrei preso il volo…

Aho! T’ho detto fermami e tu me parli di prendere il volo?! Guarda che devo guida’! E stai bono, nun famme decolla’ proprio ora che sta’ machina mica è tanto aerodinamica sai… guarda quant’è squadrato sto’ Doblò… pare un cubo con le ruote… mica po’ vola’!

ma le ali
le ha bruciate già…

E vabbe’ adesso non esagera’… non volevo dire che te le dovevi brucia’ le ali! Ma che te sei magnato a colazione Rena’?

la mia vanità!

Oddio… un pizzichino… tutti quei tuoi costumi, tutti quei trucchi… un po’ vanitosetto lo sei… ma fa parte del tuo personaggio… una volta ti ho visto a un concerto… pieno di piume mentre cantavi questa canzone… quella vanità però dava la sensazione di volare… altro che bruciare le ali… ero una ragazzina, a Firenze… uno dei miei primi concerti insieme ai compagni di scuola di liceo!

e la presenza di chi è andato già…

Sai Rena’… ci sono persone che sono andate già, ma che te lasciano la loro presenza… di solito la immagini tradizionalmente in cielo… guarda caso… e mo’ tu me stai a canta’ del cielo… che fai… me voi fa’ commuovere?

Rubandomi la libertà!

Questa poi me la spieghi… e dai guarda il cielo… senti che libertà… e guardalo… stamattina è limpidissimo… inizia a far freddo… lo senti anche tu?… guarda com’è bello stamattina…

Il cielo!

E io che t’ho detto? Il cielo! Guarda un po’ che azzurro! Che belle le colline stamattina sotto questo cielo… sto per arrivare al lavoro sai… non manca molto… che me devi da di’ ancora?

Quanti amori
conquistano il cielo!

Che romantico! Che fai, te metti a riscrive’ la favola mia proprio adesso che ho da fa’?

Perle d’oro nell’immensità!

Se continui così accosto e a lavora’ mica ce vado più! Me ne resto a guarda’ er cielo stammatina! Poi glielo spieghi tu in ufficio? Nun me parla’ d’immensità che sennò nun ce sto a capi’ più niente, me metto a divaga’ e chi se concentra più… pure le perle d’oro t’inventi!

Qualcuna cadrà,
qualcuna invece il tempo vincerà!

Ecco, bravo, comincia a ridimensiona’ che è meglio, altrimenti tutto troppo bello, uno si illude e poi…

Finche avrà abbastanza stelle…
il cielo!

Arieccolo! Finché avrà abbastanza stelle il cielo… ridaje con l’immensità e l’infinità! Allora voi famme ferma’! E dillo, me fermo qua fra le colline e me ne sto a guarda’ il cielo fino al tramonto e me metto a sogna’?

Quanta violenza,
sotto questo cielo!

Adesso che fai, mi punisci con questa triste verità?… Mi riporti brutalmente alla realtà?… oddio però quanto hai ragione… quanta violenza sotto questo cielo! Ok non mi fermo, proseguo… sono quasi arrivata… tu a che punto sei?

un altro figlio nasce e non lo vuoi…

Aho! A bbello! Guarda che a me mica me lo poi di’. Io l’ho già dato er mio contributo all’umanità! Tre in tre anni sai, mica ‘na passeggiatina! Ok, lo so cosa intendi, non ti riferivi a me… parlavi in generale… e che non lo so?!

gli spermatozoi, l’unica forza,
tutto ciò che hai!

Mo’ adesso me spieghi perché solo gli spermatozoi… che per caso te metti a fa’ er maschilista? E dai!! Sto scherzando! Ho capito il senso… e poi come la facevi la rima con “ovuli”? Insomma quelli sono sottintesi anche perché gli ovuli senza spermatozoi sarebbero delle minuscole pallette senza futuro e gli spermatozoi senza ovuli sarebbero dei minuscoli bacherozzoli capoccioni e destinati solo a farsi un giro tutti scodinzolanti prima di perdersi… altro che l’unica forza, tutto ciò che hai!

Ma che uomo sei,

Ridaje solo con l’uomo! :o)

Se non hai…
il cielo!

Vero! A parte gli scherzi… che uomini e donne siamo se non abbiamo in noi il cielo? Il cielo… ma che sta succedendo alla musica?… A Rena’…. Che succede?

Il cielo

Sta crescendo la musica!… Dove andiamo?

Il cielo!   Oddio che emozione!… Mi vengono i brividi!!…  

IL CIELOOOO………………….. !!!!  

Ma stiamo decollandooo!!! Come hai fattooooo!!?? Questa musica… mi fa immaginare davvero di volare! Bellissimo… straordinario… da quanto tempo non ascoltavo questa tua canzone! Stamattina mi è sembrato di volare nel cielo azzurro e in serata, al ritorno, di volare nel cielo del tramonto e, pensa, la strada collinare che faccio è in linea con la pista dell’aeroporto di Firenze, giù in pianura… ho immaginato anche le sue luci colorate mentre tornavo a casa e… e grazie per avermi fatto sognare di volare mentre in realtà stavo semplicemente percorrendo una strada in macchina, ascoltando la tua canzone.