I miei primi voli

Il volo, intendo come concetto e come conquista dell’uomo, mi ha sempre incuriosita e affascinata, ma un giorno, già adulta, mi colpì un piccolo particolare. Una piuma. Volava leggerissima nelle prime scene del film Forrest Gump. Una piccola piuma bianca che ondeggiava in aria cullata dal vento e pareva ballare la musica della colonna sonora.

e39b82d422db7fb3ff3a197795687111.jpg Mi intenerì e ancora non avevo visto i film. Bellissimo… e alla fine, dopo tutta la storia, di nuovo cullata dalla musica, quella stessa piuma riprese ad ondeggiare e a volare nel vento. Dopo aver visto il film quel semplice e delicato volo mi commosse così tanto che lasciò un primo segno dentro di me. Si può volare in alto, in maniera inaspettata, bella e armoniosa anche se si è fragili e indifesi. Ogni volta che mi capita di rivedere quel film ci scopro sempre cose nuove, un dettaglio, una frase, un’inquadratura, una nota musicale che mi fanno volare la mente.Passò del tempo e un altro giorno per caso ho assistito a un’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, le nostre Frecce Tricolori. 3f1b0292b149dc1fadadc12f29665387.jpg

Non le avevo mai viste dal vivo e ne rimasi affascinata. Tutt’altra cosa rispetto al volo di una piuma, uno spettacolo che mette addosso forza, grinta e orgoglio, ma che riesce anche a commuovere come quella piuma. E da quel giorno, nell’agosto 2004, per un po’ di tempo non riuscivo a non pensare a quello che avevo visto.

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Nell’ottobre dello stesso anno si presentò l’occasione di partecipare a un concorso letterario proprio sul tema del volo organizzato da due compagnie aeree virtuali “gemellate” alle quali era iscritto mio figlio che si divertiva sul suo computer con il simulatore di volo. Partecipai e i pensieri che avevo dentro da un paio di mesi si trasformarono in una poesia che una volta scritta aprì le ali e che in seguito mi ha portato fortuna aprendomi dei nuovi orizzonti.

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La dedicai con ammirazione alla P.A.N. che l’aveva ispirata ma anche a tutti coloro che avevano volato, volano e voleranno o che vorrebbero volare con le ali, con l’arte, la musica, il pensiero, il sentimento, l’emozione, o in qualsiasi altro modo che li innalzi verso il loro sogno massimo.

Vinsi il primo premio di quel concorso! Davvero una grande soddisfazione. Il premio consisteva in un diploma e un pranzo in occasione del loro raduno annuale. Ma il premio più importante fu conoscere delle persone straordinarie con le quali è nata una bella amicizia. Quel giorno ricevetti anche il mio battesimo dell’aria facendo il primo volo reale della mia vita!

Mi premiarono anche iscrivendomi ad honorem nelle liste dei piloti delle due compagnie virtuali e così ho iniziato ad interessarmi al volo sia reale che virtuale a contatto con persone esperte, tramite una mailing list e incontrandoci anche di persona. Ho provato a pilotare virtualmente un aereo ea3faf0497021e1ad9929bed694d89c0.jpgcon l’aiuto di mio figlio ed è un’esperienza emozionante, ma per il momento devo dire che me la cavo meglio con la penna J e allora sono stata battezzata la “Signora delle Penne” per due motivi. Sono l’unica donna iscritta e ormai è diventata tradizione che io scriva i resoconti dei nostri simpatici raduni, perché spesso ci incontriamo con le nostre famiglie per passare dei bei momenti in amicizia.

Inutile dire che adoro sia partecipare ai raduni che scriverne i resoconti che realizzo in tono goliardico e divertente e che poi vengono pubblicati sui siti delle compagnie. La mia poesia Ali è stata anche pubblicata sul sito dell’Aero Club di Sassuolo che insieme ai link delle compagnie virtuali che mi hanno “adottato”, la Air Brixia Virtual Airlines e la Air Dolomiti Virtual Airlines, ospito su questo blog fra i Link amici miei.

Mandai una copia cartacea della poesia con una bella lettera di ringraziamento alla P.A.N… chissà quanti complimenti ricevono… e volli aggiungermi alla loro collezione. Dopo circa un anno, nel settembre del 2005, in una manifestazione aerea nell’aeroporto di Pisa, le Frecce Tricolori si esibirono nuovamente ed io ero presente. Al termine dell’esibizione è stato possibile avvicinare i piloti e riuscii a farmi fare un autografo da alcuni di loro proprio su un’altra copia cartacea della poesia. Anche dall’ex comandante Paolo Tarantino che mi disse di ricordare quei versi con le ali e di esserne rimasto colpito! 

b61ded6e79a0f3be45ef8e21beba2169.jpgTrovo che questa foto sia una bella conclusione per questo post, ma solo di questo post perché sul volo delle Frecce Tricolori, e in particolar modo su un altro memorabile evento del settembre 2005, ho scritto anche altro e quindi appuntamento al prossimo post!

I miei primi voliultima modifica: 2007-06-14T22:40:00+02:00da riccarda63
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4 pensieri su “I miei primi voli

  1. che ne pensi dei cristalli di quarzo,bario,alluminio rilasciati dalle scie chimiche ogni giorno nei nostri cieli ormai non più azzurri?
    una persona sensibile come te dovrebbe rifletterci su……..ti sarò grata se lo farai………..
    purtoppo oggi VOLARE non è più quella cosa meravigliosa che tanto ti piace!
    oggi vola la morte e non solo nei cieli,vola nei cervelli e nei cuori di uomini disumanizzati………
    ciao,un cordiale saluto Angela

  2. Ciao Angela,
    certo che bisogna riflettere su un tema come l’inquinamento. Penso comunque che gli aerei, e credo tu ti riferisca non solo a quelli militari di cui ho parlato nel mio post, ma anche alle migliaia di aerei civili che volano ogni giorno portandoci in tutto il mondo, inquinino come i veicoli che utilizziamo tutti i giorni per spostarci, trasportare, lavorare o viaggiare o come quelli utilizzati per le gare automobilistiche, oppure come le navi.
    Riflettendoci su in maniera logica ed equa bisognerebbe fermare o ridurre drasticamente tutto e non colpevolizzare solo gli aerei. Inoltre molte altre attività umane inquinano, come per esempio un esagerato utilizzo di impianti di riscaldamento e condizionamento e… e la lista sarebbe lunga.
    Che facciamo? Fermiamo il mondo e scendiamo? La soluzione non è fermare tutto e neppure ridurre drasticamente tutto perché temo che sia improponibile. Un’utopia. Semmai ognuno di noi si deve impegnare a fare la sua parte evitando o riducendo il più possibile comportamenti dannosi e la soluzione collettiva più intelligente è sicuramente l’utilizzo di fonti alternative di energia che non inquinino il nostro pianeta. Per restare in tema chimico per il futuro io confido molto nell’idrogeno che farebbe emettere “scie” di solo vapore acqueo, ma per il momento pare che la cosa non sia così semplice ed economica.

    In ogni caso mai perdere la positività che permette di apprezzare e valorizzare il lato buono delle cose. Mi spiace che tu in cielo veda volare la morte. Purtroppo nei cuori e nei cervelli di alcuni uomini disumanizzati la morte regna, concordo con te e anche questo è un tema su cui riflettere non basta, ma serve agire per contrastare il più possibile questo male.

    Il volo meraviglioso di cui parlo va oltre il semplice volo di un aereo che emette gas di scarico. E’ libertà, sogno, fantasia… e inoltre è una grande conquista dell’Uomo.
    Riguardo al volo acrobatico quello che è straordinario è come si riescano a trasformare in cielo manovre molto tecniche e matematiche in armoniosi “versi poetici”. Si riescono a percepire con un po’ di sensibilità e vedendoli dal vero stupendosi del contrasto di quei rumori così potenti con quelle scie colorate che disegnano un quadro evanescente da ammirare prima che svanisca.
    Ma di queste sensazioni ho parlato ampiamente nella mia poesia “Ali” e nel mio racconto “Passioni in volo” arricchito da quella foto (non mia ma trovata in rete in un sito di foto aeronautiche) dove pattuglie acrobatiche di diverse nazioni volano insieme nella stessa direzione. Mi pare un bel messaggio.

    Come vedi ho riflettuto Angela sperando di aver esaudito il tuo desiderio. Voglio aggiungere che si può volare meravigliosamente anche in modi non inquinanti, in aliante, in parapendio, in deltaplano e anche con il volo virtuale. Se seguirai ancora il mio blog leggerai presto un mio prossimo post che forse ti stupirà, spero piacevolmente, facendoti scoprire, se già non lo sai, quanta vita e quanta allegria e positività invece c’è dietro la passione per il volo, sia reale che virtuale.

    Contraccambio il tuo cordiale saluto. Ciao.

  3. Solo complimenti per lo stupendo articolo sul mondo della simulazione aerea e non solo.

    TAF 219 Marco
    scia chimica disumanizzata

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