Quando il tempo suggerì all’infinito di diventare padre
questo esplose di gioia
e generò miliardi e miliardi di stelle
straordinariamente belle e tutte sorelle.
E quando l’infinito conobbe la vita
insieme a lei generò altri figli
con DNA di polvere di stelle
atomi eterni regalati ad ogni uomo
e ad ogni creatura vivente sul pianeta Terra.
Quando esplode l’odio e la guerra
ci dimentichiamo di avere per sorelle le stelle
e per fratello il cielo che tutte le contiene
secondo la volontà e le leggi dell’infinito.
Quando facciamo brillare lame di spade
o facciamo esplodere armi assassine
offendiamo la vita che ci è madre
e di nuovo dimentichiamo le stelle sorelle.
Quando l’odio ci annebbia siamo ciechi
e non vediamo la luce che splende nei diamanti
cristalli scintillanti
stupendi messaggi inviati dalle stelle.
Ma quando il messaggio arriva
quella luce brilla molto più di una lama di spada
ed esplode in riflessi iridescenti che non uccidono
ma danno vita ad arcobaleni che desiderano pace
che ci chiedono la pace
perché nella pace i bambini sorridono.
Quando c’è pace rinascono i sorrisi di tutti
ma quelli dei bambini, in ogni parte del mondo,
in ogni lingua, in ogni colore,
sono le cose più preziose e belle
molto più delle infinite stelle.
Un giorno d’agosto, nel 2005, ero al mare in vacanza in un villaggio che frequento da qualche anno e il capo animatore, sapendo che scrivo per passione, mi chiese di comporre una poesia dandomi solo uno spunto, una traccia. Doveva parlare della pace fra i popoli e condannare la guerra.
Stavano organizzando uno spettacolo di ferragosto un po’ particolare ed avrebbero voluto recitarla durante la rappresentazione.
In un contesto vacanziero e giocherellone i ragazzi dell’animazione la sera di ferragosto avrebbero aperto una parentesi seria per regalare agli ospiti uno spettacolo diverso che lanciasse un messaggio profondo. La cosa mi interessò moltissimo e così composi la mia poesia… anzi la poemia Infinite Stelle e la consegnai al capo animatore qualche giorno prima dello spettacolo. Avevo avuto solo quella traccia e non sapevo esattamente in cosa consisteva lo spettacolo che doveva essere una sorpresa per tutti.
In una sera ventosa di ferragosto si aprono le scene e il capo animatore introduce l’argomento parlando della creazione dell’Uomo, della sua evoluzione e poi della guerra e degli orrori della storia dell’umanità. Tutto con musiche e balli molto intensi, letture, canti e… e dopo un tramonto che aveva dipinto tutto il cielo come un immenso arcobaleno sfumato su un mare sempre più scuro e mosso dalle onde. Poi anche il cielo si è annerito, ma si è accesa una luna limpida e con lei migliaia di stelle.
Mi sorpresi di quelle coincidenze… di come la mia poesia si adattasse allo spettacolo che scoprivo solo in quei momenti e alla scenografia naturale della serata. È stato davvero un ferragosto diverso. Un vero e proprio regalo inaspettato e piacevolmente sorprendente. Grazie ai ragazzi dell’Equipe Mediterraneo – Animazione per Passione.
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